LECTIO CONDIVISA PER DOMENICA 28 Maggio 2017

ASCENSIONE DEL SIGNORE


+Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20)

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


La pericope 16-20 del capitolo 28 che chiude il Vangelo di Matteo, contiene una manifestazione di Cristo agli apostoli, il cui tema di fondo, cioè l’investitura degli apostoli in vista della loro missione nel mondo, si ritrova anche nei testi paralleli dell’apparizione del Risorto di Giovanni (cfr. 20,19) e di Luca (cfr. 24,35). Nel testo, la missione comprende una rivelazione (v. 18b), un mandato (vv. 19-20a), una promessa (v. 20b) e, a motivo della sua collocazione, assume il carattere di un testamento. Vediamo.
La rivelazione. Gesù dice agli undici discepoli che il Padre gli ha concesso ogni potere in cielo e in terra (v. 18) e, mentre su un altro monte aveva rifiutato il potere sul mondo e la sua gloria (Discorso della Montagna), ora sembra trasmetterlo ad altri (ma non è la stessa cosa). Nella Bibbia l’espressione “cielo e terra” designa il mondo o come un tutto (cfr. Gen 1,1; 2,4), o nella sua unità (Mt 5,18; 11,25; 24,35) o nella sua diversità, ma, in questo caso, indica che il potere ricevuto da Cristo è totale e pieno: sul mondo terreno e celeste. Esso è universale e si estende, oltre che nei miracoli e nel perdono dei peccati, a tutta la creazione.
Ma di che potere si tratta?
Il mandato. In virtù di questo dominio, che è il potere della misericordia, il Cristo risorto può affidare ai suoi discepoli una missione universale e fino alla fine dei tempi. Il mandato che Gesù affida non è quello di fare i maestri, ma di essere discepoli che addiscepolano. Questo riferimento, ci avvia a un’altra considerazione che riguarda la promessa.
La promessa. La presenza di Gesù («Sono con voi») non può essere limitata agli undici presenti in Galilea, come del resto la missione, collegata alla presenza, si estende al mondo e al tempo che manca alla realizzazione piena del regno di Dio.
Le ultime parole dell’invio («Ecco io sarò con voi») ci ricordano la promessa contenuta nel nome scelto dall’Angelo e affidato a Giuseppe: «Si chiamerà Emmanuele, Dio con noi». Dunque, la storia di Gesù e dei suoi discepoli non è finita: essa continua in quella della Chiesa. Siamo noi stessi i continuatori della storia di Gesù: chiamati, nella nostra vita quotidiana, ad annunciare e testimoniare il Vangelo a tutti coloro che incontriamo.
I discepoli rimasti avanzano il tema del dubbio. Si tratta di una sottolineatura che ci ricorda l’umana fragilità degli undici che, malgrado lo vedano risorto in carne ed ossa, esitano sulla soglia della fede. Gesù affida anche a noi, come a questi discepoli fragili, la missione di annunciare il Vangelo della gioia.

Lectio

 Osservo e sottolineo gli elementi le parole che mi appaiono più dense di significato, i personaggi, i movimenti, i luoghi, i titoli dati a Gesù… Ne colgo il significato o le difficoltà per  noi.


Condivido ciò che ho sottolineato:

"…insegnando loro a osservare tutto ciò che io vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo"

 

Ma quali sono i comandamenti nel vangelo di Matteo? Le beatitudini. Allora qui l’invito di Gesù ai suoi discepoli è: "Vivete secondo lo spirito delle beatitudini: non attaccatevi alle cose né alle persone; abbiate sempre un cuore vivo; vivete di amore (misericordia)". Chi vive così è pieno, inondato d'amore: ne ha così tanto che può solo trasmetterlo, fino alla fine del tempo.

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  • #1

    Mirko (venerdì, 26 maggio 2017 06:36)

    Essi però dubitarono

Meditatio

Riprendo il testo e cerco di cogliere quale parola il Signore dice a me, al mio cammino di fede, al cammino della Chiesa oggi.

 


Condivido come questo testo nutre o interroga la mia fede:

Lui è al centro della comunità cristiana sempre, ogni giorno.. Lui c'è sempre. Prima fisicamente, adesso spiritualmente. Lui è la nostra forza. E con Lui possiamo imparare ad essere uomini e donne delle beatitudini, a mettere sottosopra i criteri umani per una pienezza di vita.

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  • #1

    Mirko (venerdì, 26 maggio 2017 06:39)

    Grazie Gesù.. Ci ricordi il tuo messaggio di salvezza presentando tutto quello che lo ha caratterizzato, anche le incertezze di chi era con te. Questo da speranza! Anche noi dubbiosi di oggi possiamo farcela!!

Oratio

Comincio a rispondere alla Parola che il Signore mi ha rivolto.

 

 


Condivido una o due espressioni della mia preghiera:

Grazie Signore, perché ogni mattina mi alzo e mi dico: "Oggi, tu sei con me".

E sento una grande forza e una grande presenza...

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  • #1

    Mirko (venerdì, 26 maggio 2017 06:40)

    Vieni Santo Spirito. Vieni condolatore.