LECTIO CONDIVISA PER DOMENICA 11 settembre 2016

XXIV domenica del tempo ordinario


+ Dal Vangelo secondo Luca15,1-10

Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.

I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. Ed egli disse loro questa parabola: Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.


«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Con quest’atteggiamento Gesù realizza sulla terra l’immagine della comunione escatologica con Dio nel Regno, mettendo in pratica l’appello da Lui stesso fatto in Lc14,12-14: invitare poveri ed emarginati a tavola. Questo gesto non dovrebbe fare rallegrare?

Finalmente questa gente da sempre emarginata accorre a Gesù. E invece no! Lo zelo della dottrina e la severità degli uomini a difesa della legge impediscono di scorgere in questo gesto lo sguardo dell’amore e della compassione. I farisei e gli scribi sono i rappresentanti di tutti coloro, specialmente ecclesiastici, che mettono al primo posto leggi e dottrine piuttosto che il bene delle persone. Ebbene, essendo criticato, Gesù risponde con le tre parabole della misericordia (nel nostro brano abbiamo le prime due), invitando a cambiare mentalità, ad entrare nelle sue vedute, a capire il suo agire.

Ognuno di noi è quella pecora smarrita, quella dramma perduta, quel figlio che perde tutto. Ma questo non è un perdere passivo, perché attiva una ricerca costante che culmina nel trovare ciò che era stato perduto nella condizione di peccatore. E questo non può fare altro che suscitare gioia. Ma di chi è questa gioia? È la gioia di Dio nel perdonare, perché “quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore”, come sottolinea il Santo Padre Francesco. «La misericordia è la parola chiave che indica l’agire di Dio verso di noi, è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa».

È la gioia del peccatore che sperimenta la forza della misericordia che lo porta alla salvezza. Tale gioia sarà anche di coloro che si definiscono “giusti”, se aprono il loro cuore per comprendere la preziosità del perdono e l’infinita misericordia di Dio? C’è posto davvero per tutti nel Regno di Dio, tutti possiamo essere abbracciati e trasformati dal suo amore. Basta solo farsi “trovare”.

Lectio

 Osservo e sottolineo gli elementi le parole che mi appaiono più dense di significato, i personaggi, i movimenti, i luoghi, i titoli dati a Gesù… Ne colgo il significato o le difficoltà per  noi.


Condivido ciò che ho sottolineato:

Rallegratevi con me.

 

Viene ripetuto due volte nel brano. Mi colpisce quel con me, che oltre la mormorazione o la gioia singola... è un evento di gioia per tutti

Commenti: 1
  • #1

    mirko (giovedì, 08 settembre 2016 12:44)

    Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.

Meditatio

Riprendo il testo e cerco di cogliere quale parola il Signore dice a me, al mio cammino di fede, al cammino della Chiesa oggi.

 


Condivido come questo testo nutre o interroga la mia fede:

Di fronte alla misericordia di Dio, non possiamo che rallegrarci... per quel pastore che va alla ricerca e ritrova  quello che ha perduto. Quante volte invece nei nostri discorsi sottolineiamo chi manca senza alzarci per andare a cercarlo... Questo brano mi richiama ad essere un po' più discepolo missionario.

Commenti: 1
  • #1

    mirko (giovedì, 08 settembre 2016)

    Gesu accoglie tutti indistintamente con amore .
    non abbiamo paura ad andare da LUI

Oratio

Comincio a rispondere alla Parola che il Signore mi ha rivolto.

 

 


Condivido una o due espressioni della mia preghiera:

Aiutaci Signore a fare quel movimento dell'andare a cercare e del farci trovare... perchè siamo tutti un po' persi senza di te, perchè tu sei il primo che ci cerchi e non dai nessuno per perduto, perchè sentiamo che chiunque è importante per Te.

Commenti: 1
  • #1

    mirko (giovedì, 08 settembre 2016 12:45)

    Signore,dacci il coraggio di tornare sempre da te!